Introspezione psicologica nella Bibbia
Genesi 11

Per un piatto di lenticchie
Lasciato Abramo in lotta con la ragione e le cose astruse che balenarono nella sua mente
per trovare una ragazza a suo figlio Isacco (naturalmente non tra i Cananei perché, pur
dimorandoci assieme, quelli erano immondi !), rivolgiamo la nostra attenzione a Isacco.
L'incontro con Rebecca, descritto nei minimi dettagli, stupisce per la sua candida
narrazione.
Per la morte di Abramo rivediamo i due fratelli, Isacco e Ismaele, presenti per la sepoltura.
Fortunatamente Sara era morta prima, così lasciando il tempo ai fratelli di dimenticare un
poco il turbolento passato del padre, alquanto succube ai voleri della prima moglie e lui
stesso alquanto leggero nel comportamento. Ma forse Dio non aveva migliori personaggi da
scegliere. O ci hanno fatto credere che quelli erano i migliori sulla faccia della terra?
La sfortuna colpì anche Rebecca: era sterile ! Ma poi ecco il miracolo: concepì. Però c'è
molto da dubitare quando gli antichi parlano di sterilità (generalmente femminile) . Fu una
sterilità quella che le fece fare il passo più lungo della gamba, ma il problema più grande
fu l'amore diviso dei genitori per i due gemelli...naturalmente, il tutto con la compiacenza
di Dio che aveva pianificato la nascita di due popoli. E ancora naturalmente, tutto viene
eseguito nel migliore degli inganni: la cessione di una primogenitura per soddisfare la
voglia di mangiare un piatto di lenticchie.
A quanto pare, tale il padre e tale il figlio: anche Isacco mente sulla sua relazione con la
donna e fa nuovamente irritare Abimelech che fortunatamente aveva intuito il vecchio
tranello guardando dalla finestra. Ma, si sa, ai furbi le cose vanno sempre bene, con la
benedizione di Dio, finché Abimelech lo sbatté fuori dalla città.
Infatti Isacco, tra le altre cose, era anche alquanto rissoso a causa dei pozzi d'acqua. Ma
Dio lo benediceva lo stesso. Dio era più preoccupato per la moglie di Esaù, Giuditta, anzi,
per le due mogli di Esaù, prese tra i pagani, che fecero scrivere a San Paolo "non vi sia fra
voi alcun fornicatore o profanatore come Esaù". Ed è fin troppo chiara l'allusione alle due
mogli pagane assieme al baratto della primogenitura per un piatto di lenticchie.
Ma come si può scusare la condotta di Rebecca e Giacobbe? E da notare che Giacobbe,
truffatore e ingannatore di nome e di fatto, cambierà poi il nome in Israele...tutto per
generosa compiacenza di Dio.
Quando c'è di mezzo il cuore di una mamma troppo attaccata al figlio, Dio solo sa che cosa
può succedere. Se non fosse stato per le trame di Rebecca, l'affare della primogenitura non
sarebbe andato in porto suscitando una tragedia familiare che Dio non seppe bloccare.
Dopotutto Giacobbe non voleva fare la fine del truffatore agli occhi del padre...per via di
quei peli che Esaù aveva e lui non aveva...proprio lui, Giacobbe, che aveva la stoffa del
truffatore ed era degno di qualche maledizione. Ma quando è la madre a farsi carico delle
maledizioni, che cosa può fare il figlio o che cosa può fare Dio se la Bibbia la devono scrivere
gli uomini? Non bastarono gli inganni e le bugie a frenare la mano fatale di Dio, quando
evidentemente tale benedizione sarebbe invalida e nulla secondo la ragione.
Dio è fatto complice di una fatalità e sembra pronto a correggere le truffe degli uomini. La
benedizione attecchisce e il gioco dei poteri è fatto. Qui Dio non fermò la mano di Isacco
che stava sacrificando Esaù. Tutto procedeva secondo il destino dei due popoli, di cui uno
più forte dell'altro e il maggiore che dovrà servire il minore. Che cos'è il destino?
Predestinazione? Fatalità?
E le cose furono così gravi che Esaù prese in odio suo fratello e giurò di ucciderlo. Io direi
che Rebecca e Giacobbe riuscirono a farsi odiare da un figlio/fratello alquanto sbadato, il
quale, per ripicca, andò a prendersi le mogli tra i pagani nella discendenza di Ismaele, che
di pagano non aveva certamente il cuore ! Ecco come si frega il prossimo ! È il caso di dire
che il mondo è dei furbi e i figli delle tenebre sono più scaltri dei figli della luce?
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